All’Alba di una Nuova Navigazione: introduzione al Mondo di Regolo Benvenuti nel mio mondo, un luogo dove le linee si intrecciano tra mito e realtà, tra scienza e leggende, tra la tutela dell’ambiente e la passione per lo sport, la storia e la geopolitica. “Navigando …
(articolo di Victor Dey tratto da Observer in calce Lacoste Experiments With A.I. to Combat Fashion’s Counterfeit Crisis | Observer) Nel mondo affascinante e competitivo della moda, la contraffazione rappresenta una delle minacce più insidiose e pervasive. Con un impatto economico che raggiunge la strabiliante …
La prossima era delle infrastrutture finanziarie pubbliche
Il presente documento si pone l’obiettivo di dimostrare come le blockchain pubbliche rappresentino una solida alternativa ai tradizionali sistemi di pagamento centralizzati, offrendo stabilità, sicurezza e resilienza in modo decentralizzato.
La decentralizzazione infatti non implica l’assenza di controllo, ma piuttosto una distribuzione del potere tra molteplici attori, garantendo che nessuna singola entità possa modificare unilateralmente le regole della rete.
In sostanza, la differenza tra le blockchain pubbliche e quelle private, si sostanzia nel fatto che le prime offrono maggiore sicurezza grazie alla presenza di numerosi nodi e sviluppatori che collaborano per mantenere e migliorare la rete.
Inoltre, risulta oltremodo fondamentale distinguere tra la natura decentralizzata delle blockchain e il controllo sugli asset emessi su di esse, evidenziando come gli emittenti possano configurare il grado di controllo necessario per conformarsi alle normative vigenti.
Le blockchain pubbliche potrebbero pertanto rappresentare la prossima era dell’infrastruttura finanziaria pubblica, pronte a facilitare interazioni sicure e innovative nel mondo digitale.
L’importanza dell’infrastruttura
L’infrastruttura riveste un ruolo cruciale per il funzionamento efficiente dell’economia moderna, poiché funge da supporto fondamentale per i pagamenti digitali e le transazioni finanziarie.
In un contesto in cui le transazioni finanziarie digitali sono sempre più pervasive, è imperativo disporre di percorsi stabili e sicuri che garantiscano un’operatività fluida e continua.
Analogamente alle strade che permettono ai veicoli di raggiungere le loro destinazioni con efficacia, l’infrastruttura di pagamento è indispensabile per il corretto svolgimento delle operazioni commerciali.
I sistemi di pagamento, come il T2 in Europa e il CHAPS nel Regno Unito, rappresentano esempi consolidati di infrastrutture, gestite da enti pubblici o privati, che forniscono una base solida per le transazioni finanziarie tradizionali.
Tuttavia, nel contesto attuale, le blockchain pubbliche si rivelano come un’alternativa innovativa e rivoluzionaria per le transazioni finanziarie nel mondo digitale.
Queste tecnologie decentralizzate non solo offrono un elevato livello di sicurezza, ma eliminano anche la necessità di un entità centralizzata per il controllo, distribuendo in modo equo lo sviluppo e la manutenzione della rete tra molteplici attori.
La decentralizzazione delle blockchain pubbliche crea un ambiente in cui nessun singolo individuo può esercitare il controllo totale sulla rete.
Le regole sono integrate nei protocolli e vengono eseguite automaticamente, assicurando che nessuno stakeholder possa modificare unilateralmente le normative.
Questo meccanismo non solo promuove la responsabilità collettiva, ma stabilisce anche un contesto di gestione dei rischi più robusto, contribuendo così alla resilienza dell’intero sistema economico.
In questo modo, le blockchain pubbliche rappresentano un baluardo per la stabilità e la sicurezza delle transazioni finanziarie nell’era digitale.
Solo a titolo esemplificativo, i network Bitcoin e Stellar, hanno dimostrato di avere un’eccellente affidabilità, evidenziando la solidità e l’affidabilità delle reti decentralizzate.
Bitcoin: è la prima e più nota blockchain pubblica, operativa da quasi 15 anni. Ha dimostrato un’eccellente resilienza con un uptime rate del 99,99%, avendo avuto solo due periodi di inattività nel 2010 e 2013 per un totale di 15 ore.
Stellar: questa blockchain è operativa da oltre 10 anni e ha affrontato solo 67 minuti di inattività totale. Stellar è progettata per funzionare in modo decentralizzato e ha dimostrato di mantenere le sue operazioni anche in situazioni in cui molti dei suoi nodi validatori sono andati offline.
Al contrario, i sistemi di pagamento centralizzati come T2 e CHAPS, citati in precedenza, hanno subito interruzioni significative, dimostrando che la centralizzazione non garantisce prestazioni impeccabili.
La percezione della sicurezza
La percezione della sicurezza è un aspetto fondamentale quando si tratta di blockchain pubbliche e sistemi di pagamento digitali.
Esiste un falso presupposto che le reti private siano più sicure e efficienti rispetto a quelle pubbliche e decentralizzate.
A ben vedere, le blockchain private hanno meno sviluppatori e nodi, il che potrebbe compromettere la loro sicurezza.
In tema di sicurezza ho cercato di evidenziare, di seguito, alcuni punti chiave e i vantaggi sottesi dall’utilizzo di queste tecnologie:
Fiducia nel sistema: la sicurezza percepita di una blockchain pubblica influisce direttamente sulla fiducia degli utenti nel sistema. Se gli utenti percepiscono la rete come sicura, sono più propensi a partecipare e ad utilizzare i servizi offerti, facilitando l’adozione e l’uso della tecnologia;
Aggiornamento: i processi di aggiornamento del software nelle blockchain pubbliche richiedono l’approvazione della maggioranza dei nodi, garantendo una governance condivisa;
Decentralizzazione come fattore di sicurezza: la natura decentralizzata delle blockchain pubbliche contribuisce a una maggiore percezione di sicurezza. Poiché non esiste un ente centrale che controlla la rete, gli utenti possono sentirsi più al sicuro da potenziali attacchi o manipolazioni, riducendo il rischio di un singolo punto di fallimento. Per “singolo punto di fallimento” ci si riferisce a una situazione in cui l’improvvisa interruzione o malfunzionamento di un singolo componente o sistema può compromettere l’intero funzionamento di un sistema più ampio. Nel contesto delle blockchain pubbliche, significa che se una singola parte della rete, come un nodo, un validatore o il sviluppatore, non funziona correttamente, ciò non influisce sull’operatività complessiva della blockchain. Questo è uno degli aspetti che conferisce alle blockchain pubbliche una forte resilienza operativa, poiché la mancanza di controllo centralizzato e la distribuzione della rete aiutano a prevenire interruzioni o attacchi;
Trasparenza e immutabilità: le caratteristiche intrinseche delle blockchain, come la trasparenza e l’immutabilità delle transazioni, rafforzano la percezione della sicurezza. Gli utenti possono verificare e monitorare le transazioni in tempo reale, il che aumenta la fiducia nella correttezza e nell’integrità dei dati;
Resilienza contro attacchi: le blockchain pubbliche hanno dimostrato una notevole resilienza contro attacchi informatici. Questo aspetto è fondamentale per la percezione della sicurezza, poiché gli utenti si sentono più protetti in un ambiente dove i sistemi sono progettati per resistere a tentativi di frode o hacking;
Esperienze passate e reputazione: la storia e la reputazione di una blockchain pubblica possono influenzare la percezione della sicurezza. Progetti consolidati e ben noti, come Bitcoin, Stellar ed Ethereum, tendono a godere di una maggiore fiducia rispetto a blockchain emergenti o meno conosciute;
Formazione e consapevolezza: la percezione della sicurezza può essere migliorata attraverso l’educazione degli utenti riguardo al funzionamento delle blockchain e delle misure di sicurezza implementate. Maggiore è la comprensione del funzionamento interno, maggiore sarà la fiducia nel sistema.
In sintesi, la percezione della sicurezza è cruciale per l’adozione e l’utilizzo delle blockchain pubbliche.
Fattori come decentralizzazione, trasparenza, resilienza e reputazione contribuiscono a costruire una base di fiducia tra gli utenti, facilitando l’integrazione della tecnologia nella vita quotidiana e nei processi economici.
Conclusioni
La distinzione tra la natura decentralizzata delle blockchain e il controllo sugli asset emessi è fondamentale per comprendere il funzionamento e la regolamentazione di questi sistemi innovativi.
Mentre la decentralizzazione conferisce robustezza, sicurezza e resilienza, il controllo sugli asset consente agli emittenti di conformarsi alle normative vigenti e gestire i rischi associati.
Questa dualità offre opportunità significative per l’innovazione finanziaria e la creazione di nuovi modelli di business, permettendo agli emittenti di progettare asset che soddisfano le esigenze di conformità senza compromettere i vantaggi della decentralizzazione.
Inoltre, la trasparenza e la capacità di monitorare gli asset in tempo reale aumentano la fiducia degli utenti, facilitando l’adozione di queste tecnologie.
In un contesto in continua evoluzione, è cruciale per gli attori del settore rimanere informati sulle normative e sulle migliori pratiche, garantendo così un equilibrio tra innovazione e responsabilità.
La comprensione di queste dinamiche non solo aiuta a navigare le sfide attuali, ma prepara anche il terreno per un futuro in cui le blockchain possono essere utilizzate in modo efficace e responsabile in vari ambiti economici e sociali, rappresentando una nuova era per le infrastrutture finanziarie, offrendo una piattaforma aperta e neutrale per interazioni sicure, innovazioni e scambio di valore online.
Esse sono pronte a guidare le transazioni e le soluzioni finanziarie del XXI secolo, promuovendo un ecosistema finanziario più decentralizzato e resiliente.
Il Corporate Tax Haven Index rivela che due terzi degli abusi fiscali globali provengono da multinazionali che spostano i profitti in paradisi fiscali, sottraendo ai governi circa 450 miliardi di euro l’anno. I paradisi più usati includono Isole Vergini Britanniche, Cayman, Bermuda, Svizzera e Olanda, dove tasse basse e segretezza rendono difficile il controllo fiscale. La comunità internazionale punta a contrastare l’elusione con il Framework OCSE/G20 sul BEPS, che nel 2021 ha introdotto il Two-Pillar Solution: redistribuzione dei diritti di tassazione e un’aliquota minima globale, per una maggiore equità fiscale globale.
Ho appreso con grande tristezza la notizia della scomparsa del Prefetto Enrico Laudanna, venuto a mancare l’altro ieri a Salerno all’età di 77 anni. S. E. il Prefetto Laudanna è stato un uomo delle Istituzioni che ha sempre operato con dedizione e buon senso, incarnando …
Paintings depicting the late Colombian drug lord Pablo Escobar are on display at Lleras Park in Medellin, Antioquia department, Colombia on July 21, 2016. The paintings are made by Colombian artist Wilson Rojas. (Photo by RAUL ARBOLEDA / AFP)
Il Fatto
Nella giornata di ieri, 17 aprile 2024, la Corte Europea di Giustizia (ECJ) ha emesso una sentenza (Judgment of the General Court in Case T-255/23 | Escobar v EUIPO (Pablo Escobar) riguardante la registrazione di un marchio con il nome del noto trafficante di droga Pablo Escobar.
Il caso concerne i tentativi della società Escobar Inc., con sede in Guaynabo, Puerto Rico (U.S.A.), di registrare, sul territorio europeo, il nome “Pablo Escobar” come marchio per un’ampia varietà di prodotti, inclusi vestiti, accessori ed elettronica e che già l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) aveva rigettato, da qui il ricorso alla Corte.
Nonostante la società avesse dichiarato di voler utilizzare il nome per promuovere messaggi positivi e combattere lo stigma associato alle attività illecite di Escobar, il Tribunale ha stabilito che l’uso commerciale del nome poteva esaltare o banalizzare la sua storia criminale.
In particolare, la sentenza ha sancito che l’attribuzione di un tale marchio avrebbe potuto essere in contrasto con i principi di moralità generalmente accettati e sarebbe stato “percepito come contrario ai valori fondamentali e agli standard etici“.
Questa pronuncia bilancia in modo significativo il diritto alla presunzione di innocenza e il riconoscimento della reputazione sociale di Escobar come emblema di crimine e violenza.
Sebbene Pablo Escobar non sia mai stato formalmente condannato penalmente, il tribunale ha stabilito che il suo “diritto fondamentale alla presunzione di innocenza” non è stato violato, ciò in costanza del fatto che, a seguito delle numerose accuse per gravi reati che ha accumulato, v’è una larga percezione sociale che associa il suo nome quale simbolo della criminalità organizzata.
La decisione mette in evidenza come la reputazione e l’immagine pubblica di una persona, soprattutto quando sono associate ad attività criminali di alto profilo, possano influenzare il trattamento legale e sociale della loro eredità, anche dopo la morte.
In sostanza, la Corte ha riconosciuto che l’immagine pubblica e la percezione che circonda Escobar hanno superato il contesto delle procedure giudiziarie formali, posizionandolo solidamente nel dominio pubblico come simbolo di attività illecite di vasta portata.
Questo riconoscimento da parte della corte riflette un bilanciamento tra il rispetto formale del diritto alla presunzione di innocenza, garantito nei sistemi giuridici, e la realtà pratica della reputazione di Escobar derivante dal suo ruolo nel narcotraffico e nelle azioni violente attribuite a lui e al suo cartello.
La decisione della corte ha implicazioni più ampie per il diritto di proprietà intellettuale e le considerazioni etiche all’interno dell’Unione europea e potenzialmente anche oltre.
Principali implicazioni
Proprietà Intellettuale e Memoria Collettiva: la decisione stabilisce un precedente secondo cui la memoria collettiva e l’impatto sociale di una persona possono influenzare i diritti di proprietà intellettuale. In questo caso, l’eredità negativa di Pablo Escobar, inclusa la sua associazione con la criminalità organizzata e la violenza causata dal suo cartello, ha giocato un ruolo centrale nella decisione della corte. Pertanto non tutte le forme di notorietà si traducono in marchi commercializzabili o protetti all’interno dell’UE, specialmente quando contrastano con i fondamentali standard etici e valori.
Standard Etici nel Diritto dei Marchi: la sentenza evidenzia l’importanza delle valutazioni etiche nella registrazione dei marchi. Marchi ritenuti in contrasto con i valori fondamentali non sono ammissibili alla protezione secondo le leggi di proprietà intellettuale. Ciò introduce la necessità di esperire anche un’analisi etica nei procedimenti di attribuzione, assicurando che i marchi siano allineati con i valori sociali e non esaltino o sfruttino commercialmente elementi storici legati a sofferenza e attività illecite.
Ambito dei Diritti di Proprietà Intellettuale: questa decisione mette in evidenza i limiti dei diritti di proprietà intellettuale quando si tratta di percezione pubblica e figure storiche note per attività illegali. Suggerisce che il diritto al marchio può essere limitato in base a più ampie conseguenze sociali, specialmente quando i marchi richiesti potrebbero nuocere all’ordine pubblico o alla morale.
Impatto Globale e Coerenza Internazionale: anche se la decisione riguarda l’Unione europea, essa potrebbe influenzare la percezione globale dei marchi legati a personalità controverse. Altre giurisdizioni potrebbero considerare questa decisione come un precedente, portando a una maggiore armonizzazione degli standard internazionali relativi ai marchi associati a figure eticamente o moralmente discutibili.
Precedente per Futuri Marchi: questa decisione potrebbe servire da precedente per future decisioni riguardanti marchi legati a individui o entità con storie controverse, ribadendo che lo sfruttamento commerciale di nomi associati a significativi impatti negativi sulla società non è accettabile, infleunzando, di fatto, nel rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, anche le decisioni per future analoghe richieste.
Già in passato (2016), l’Ufficio Europeo per la proprietà intellettuale, su ricorso del nostro Paese, aveva ordinato alla catena spagnola di fast food “La Mafia se sienta a la mesa” di cambiare nome ai suoi 38 ristoranti sparsi in Spagna, sottolineando che il termine “mafia” non poteva essere associato in alcun modo all’immagine positiva della cucina italiana.
Mi è capitato di leggere un’articolo, pubblicato su France24, che discuteva della problematica della contraffazione e del coinvolgimento della criminalità organizzata a Napoli. (france24.com)https://www.france24.com/es/minuto-a-minuto/20240407-n%C3%A1poles-capital-de-las-falsificaciones-y-de-la-camorra Il titolo, “promettente”, indicava Napoli come la capitale del falso e della camorra. Tuttavia, alcuni aspetti del pezzo avrebbero potuto essere …